Fuochi d’artificio, trama e cast della fiction sulla Resistenza

Fuochi d’artificio è una serie TV in sei puntate ambientata durante la Resistenza del 1944, ma non è la solita fiction storica. Il punto di vista è tutto nuovo: a raccontare la guerra sono dei bambini, ed è proprio qui che scatta la magia.
La storia si muove tra le Alpi piemontesi, dove quattro amici tra i 12 e i 13 anni – Marta, Davide, Sara e Marco – decidono di fare la loro parte. Niente giochi, niente fuga: scelgono di allearsi con i partigiani e diventano una specie di “agente segreto collettivo” sotto lo pseudonimo di Sandokan, nome ispirato al pirata ribelle che combatte contro l’oppressione.
I ragazzi sfruttano la loro età per passare inosservati, evitando i controlli e diventando pedine fondamentali nel sistema di comunicazione e trasporto tra i gruppi partigiani. Tra pericoli veri, relazioni familiari complesse e il bisogno di crescere in fretta, la fiction segue da vicino il punto di vista di Marta, tra amicizie, primi sentimenti e la paura costante che la guerra si portava dietro.
È una storia di coraggio e ingegno, ma anche un modo nuovo di parlare di memoria, senza retorica e senza filtri. Ideale per chi vuole scoprire la Resistenza con occhi diversi.
Chi sono gli attori della serie?
Il cast di Fuochi d’artificio è un mix di giovani promesse e volti molto noti. Ecco chi trovi davanti alla telecamera:
- Anna Losano è Marta, la protagonista.
- Luca Charles Brucini interpreta Davide, suo fratello.
- Carlotta Dosi è Sara, parte del gruppo.
- Lorenzo Enrico veste i panni di Marco.
I nonni di Marta e Davide sono due colonne della serie:
- Carla Signoris è Olga, la nonna.
- Bebo Storti interpreta Beppe, il nonno.
Tra gli altri nomi nel cast ci sono:
- Alessandro Tedeschi
- Paolo Briguglia
- Barbara Ronchi
- Francesco Centorame
La regia è affidata a Susanna Nicchiarelli, che porta un tocco personale e molto contemporaneo alla narrazione, mentre Andrea Bouchard, autore del romanzo originale, ha partecipato anche alla sceneggiatura. Un lavoro corale, pensato per riaccendere la memoria in modo diretto e coinvolgente.
Dove è stata girata la fiction?
Le location di Fuochi d’artificio sono un dettaglio che fa la differenza. La serie è stata girata tra la Val di Susa e la Val Chisone, in Piemonte, un territorio storicamente legato alla Resistenza. I paesaggi sono reali, le montagne sono quelle vere: Fort di Exilles, Oulx, Rochemolles, Cesana, Sestriere.
Le riprese non cercano di ricreare il passato in studio, ma si basano su luoghi autentici, per far respirare allo spettatore la stessa aria dei protagonisti. Un modo concreto per far rivivere la Storia, senza filtri o scenografie artificiose. E si sente.
Da dove arriva l’idea della serie?
Tutto nasce dal romanzo “Fuochi d’artificio” di Andrea Bouchard, pubblicato nel 2015 da Salani. Anche lì, al centro c’è Marta, con la sua voglia di libertà e il suo coraggio fuori scala. Il libro ha fatto parlare di sé per il modo diretto e accessibile con cui racconta una delle pagine più dure del Novecento italiano.
Bouchard, oltre a essere scrittore, è anche maestro elementare e autore teatrale. Non è un caso che i protagonisti della storia siano proprio dei ragazzini, perché lui con loro ci lavora ogni giorno. E si vede: il tono della narrazione è credibile, crudo quanto basta, ma sempre con una prospettiva pulita, senza sovrastrutture.
Tra i suoi altri titoli ci sono:
- Acqua dolce
- Magica amicizia
- Il pianeta senza baci (e senza bici)
- Ho ingoiato il sole
La sceneggiatura della fiction è scritta da lui insieme a Susanna Nicchiarelli e Marianna Cappi, per portare il racconto dal libro allo schermo senza perdere l’anima originale.